Ali e radici
Dagli anni Sessanta fino a metà degli anni Ottanta, quindi per circa un ventennio, D.G. dipinge nature morte, paesaggi, grovigli di ali, piume, becchi.Gli oggetti vengono travolti da un segno inquieto, quasi furioso. Ancora uccelli e farfalle, elementi trasfigurati dalla sua fantasia che abbandona quasi del tutto il figurativo.
Colore, luce, fantasia e ancora colore raccontano il mondo interiore dell'artista.
Le sue opere si nutrono di una forte componente visionaria con qualche recupero surrealisteggiante.